Sentiero del Sambì

Venite a trovarci ad Arogno e prendetevi il tempo per scoprire alcuni aneddoti sul mondo Sambi e la pianta di sambuco. Un percorso immerso nel verde e affacciato sul borgo di Arogno che in poche tappe vi permette di conoscere al meglio i processi di produzione e di toccare con mano alcuni degli ingredienti. 

Durante la vostra passeggiata incontrerete delle tavole didattiche che, grazie all’uso del QR code, vi accompagneranno alla scoperta di Sambì. 

 

Tavola 1: Un'idea nata per gioco, affinata con qualità e condotta con passione.

 

Durante una cena attorno alla tavola di famiglia i fratelli Bianchi ebbero un’illuminazione. Valorizzare un’antica ricetta popolare e renderla un prodotto iconico della regione. Nel 2017 iniziarono i primi esperimenti. Gabriele, ingegnere Enologo di professione, e Martino, viticoltore, decisero di impegnare alcune delle loro vasche, vuote dopo l’imbottigliamento del vino, per la fermentazione dei fiori di sambuco. In poco tempo si ritrovarono a raccogliere pareri di amici e conoscenti riguardo i primi risultati. Grazie al legame con il proprio territorio e le loro conoscenze riuscirono a velocemente a creare una bevanda  unica e di qualità. Sambi, come tutti i prodotti della famiglia Bianchi, si sviluppa secondo i principi biologici e può vantare la certificazione BIO Suisse. 



Tavola 2: Una ricetta nata dal popolo e sviluppata per essere goduta da tutti.

 

Sambì riprende una ricetta popolare che si è sviluppata nel secolo scorso. Con l’avvento della primavera e la fioritura del sambuco l’aria si profuma e il momento di raccogliere i fiori si avvicina. Durante il tempo libero le famiglie si dirigevano nei boschi per raccogliere i preziosi fiori di Sambuco. Dopo la raccolta le nonne mischiavano acqua, zucchero, limone e i fiori. Tappavano le bottiglie e le depositavano esposte al sole per dare il via alla fermentazione. Quando il primo tappo esplodeva, rilasciando l’inconfondibile aroma, significava che la bevanda era pronta. Le famiglie e i paesani si riunivano dunque in piazza e nelle corti e stappavano il così detto “Champagne dei poveri” dando vita a momenti festosi e di condivisione. 

 

Tavola 3: Piantagione di sambuco, biodiversità e ritmi della pianta.

 

Il sambuco è una pianta,  arbusto, che può raggiungere i 7 metri di altezza. Cresce spesso ai margini dei boschi e in prossimità di zone umide. È una pianta molto presente sul nostro territorio e grazie alla sua folta chioma, il colore bianco panna dei suoi fiori e l’inconfondibile odore il Sambuco è una delle piante più riconoscibili nei nostri boschi. Fiorisce solitamente tra maggio e giugno. Il raccolto varia molto dalle dimensioni della pianta ma in alcuni casi si arriva anche a 350 fiori. 

In cucina vengono utilizzate le bacche per la preparazione di composte e marmellate. I fiori vengono invece utilizzati sia a scopo medico per combattere febbre e bronchite sia in cucina per la preparazione di sciroppi, gazose e il nostro Sambi. 

Per soddisfare autonomamente la nostra esigenza di fiori abbiamo deciso di creare una piantagione di Sambuco all’interno della nostra azienda.

 

Tavola 4: Ci siamo quasi, il fiore è pronto per la raccolta...

 

Solitamente la raccolta dei fiori viene svolta tra maggio e giugno. I fratelli Bianchi e tutto il team di Sambì, si dirigono nei boschi di Arogno e presso la nostra piantagione e per settimane si arrampicano alla ricerca dei fiori più belli. Quest’ultimi vengono colti con cura e successivamente portati in cantina. La gran parte del raccolto segue il principio della raccolta selvatica. Questo significa che i fiori vengono colti da piante presenti in boschi e presso le diverse piantagioni sparse per la vallata. Per soddisfare la richiesta di Sambì durante il 2022 vi sono voluti circa 25’000 fiori. 

 

Tavola 5: Il fiore una volta raccolto macera per due settimane all’interno di vasche d’acciaio.

 

Una volta giunti in cantina i fiori vengono messi a macerare in vasche di acciaio con zucchero, limone e acqua. Questo passaggio corrisponde alla prima fermentazione del Sambi. Un processo della durata di due settimane durante il quale è importante agitare manualmente le vasche almeno 3 volte al giorno. 

Successivamente il prodotto viene rifermentato una seconda volta, questa volta senza fiori con lo scopo di renderlo frizzante. Terminata questa fase il prodotto viene imbottigliato. Durante l’imbottigliamento Sambì viene pastorizzato così da poter essere conservato nel tempo. 

 

Tavola 6: Siete arrivati a destinazione con tutte le infomazioni che vi servono per stappare un buon Sambì in compagnia!

 

Vi diamo finalmente il benvenuto nella nostra casa del Sambi! 

Un dimora cresciuta lungo il fiume della Valmara e avvolta dai sambuchi. La casa del Sambì rappresenta il cuore pulsante dell’omonima bevanda. In questa piccola casa ma con una grande tradizione, si realizzeranno eventi, incontri, serate di cultura e sarà un punto di riferimento importante per tutti gli amici della bevanda gialla. Tenete d’occhio i nostri social media: @sambibio e il nostro sito web: sambi.bio per restare aggiornate sulle nostre attività e novità!

Vi invitiamo adesso ad avvicinarvi e godervi un dissetante Sambì affacciati sul borgo di Arogno.




 

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